venerdì 17 luglio 2009

additivi

Gli additivi alimentari sono sostanze, non tutte così innocue, che vengono aggiunte al cibo per mantenere il più possibile intatte le qualità nutrizionali, migliorare le qualità organolettiche, cioè sapore e odore, evitare la formazione di sostanze o microrganismi tossici o indesiderati, consentire una maggiore durata nel tempo.
Sono classificati raggruppandoli a seconda della funzione svolta sugli alimenti e sono identificati da un numero e da una lettera, la E che sta per Europa, perchè è un codice stabilito dall'Unione per rendere uniforme in tutti i paesi la designazione.
Ci sono:

-Coloranti (da E100 ad E199) colorano il prodotto o la sola superficie di questo. Lo scopo principale è quello di presentare un prodotto più invitante, più bello.

-Conservanti (da E200 ad E299) rallentano o impediscono il deterioramento del cibo da parte di batteri, lieviti e muffe. Il loro impiego potrebbe essere diminuito o eliminato ricorrendo a sistemi di conservazione quali zucchero, sale, alcol etilico, olio, aceto e selezionando prodotti migliori e aumentando l'igiene nei processi produttivi.

-Antiossidanti (da E300 ad E322) rallentano o impediscono il processo di ossidazione derivante dall'ossigeno presente nell'aria.

-Correttori di acidità (da E325 ad E385).

-Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti (da E400 ad E495) legano i componenti del cibo che altrimenti tenderebbero a separarsi.

-Aromatizzanti non hanno un nome in codice, conferiscono particolari odori e sapori al prodotto.

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