martedì 4 agosto 2009

integrale, anche il sale?

Ho sentito citare il sale integrale in alcune ricette e mi sono incuriosita, ammetto che non ne conoscevo l'esitenza. Uso pochissimo sale quando cucino perchè preferisco insaporire le ricette con le spezie e erbe, magari i miei ospiti pensano che la mia cucina sia insipida, ma credo sia meglio fare così piuttosto che come un'amica mia che lo mette pure sulla pizza della pizzeria.

Il sale comune (salgemma) che troviamo nei supermercati è il risultato della raffinazione del sale naturale, sia marino che terrestre; viene privato tramite procedimenti chimici, soprattutto a scopo estetico (per ottenere la colorazione bianca), di tutti i suoi minerali naturali e risulta così composto per il 99% da cloruro di sodio, un minerale che deve essere assunto con moderazione.

Il sale integrale è più ricco di minerali come iodio, rame, zinco e bromo, la cui presenza va a ridurre la percentuale di cloruro di sodio; ha un prezzo maggiore del normale sale, ma è "più salato", consentendo perciò di ridurne l'uso.
Il suo colore varia a seconda della zona di raccolta in base alla sua composizione chimica, possiamo trovare sale marino integrale grigio, marroncino, rosso e addirittura rosa come quello himalaiano.

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